Alla fine della Seconda guerra mondiale il modello produttivo di riferimento era quello americano, una produzione di massa possibile grazie a un’ampia disponibilità di energia e materie prime. Le teorie di Henry Ford prevedevano una produzione di grandi quantità di beni di consumo da “spingere” sul mercato, da qui il termine push. Il contesto socio economico post-guerra in Giappone invece era totalmente differente: la mancanza di capitali, gli elevati costi di produzione e delle materie prime non consentivano l’applicazione del modello economico occidentale. Di fronte a tale problema, visto come opportunità nella cultura giapponese, Taiichi Ohno (considerato il padre del Toyota Product System) intuì la necessità di un radicale cambio di strategia e decise d’intraprendere una nuova strada: mettere al centro il cliente e la sua soddisfazione ed eliminare gli sprechi a tutti i livelli.
La produzione si basa sulla domanda proveniente dal mercato, da qui il termine pull, e non più sull’offerta come la grande impresa fordista-taylorista e sul continuo miglioramento del prodotto e del processo di produzione. Gli straordinari risultati ottenuti utilizzando questa nuova filosofia produttiva hanno portato all’affermazione del TOYOTA PRODUCT SYSTEM (TPS).
La continua propensione al miglioramento e lotta contro gli sprechi hanno trasformato Toyota , da una piccola realtà giapponese nel 1940, al primo produttore mondiale di auto nel 2008. Questa rivoluzione e l’affermarsi delle case automobilistiche giapponesi sul mercato occidentale hanno messo in discussione il modello adottato fino ad allora.
Il TPS è stato ribattezzato in Lean Production (produzione snella) da John Krafcik, ex ingegnere di Toyota, in un articolo del 1988: “Il trionfo del sistema della Lean Production”. In Europa se ne inizia a parlare negli anni novanta grazie alla pubblicazione di The machine that changed the world (traduzione in italiano La macchina che ha cambiato il mondo) di James P. Womack e Daniel T. Jones. I 2 ricercatori del MIT di Boston, dopo attente analisi, hanno rilevato come i sistemi di produzione di Toyota erano di gran lunga performanti rispetto a quelli di altre note case automobilistiche: Toyota era più dinamica ed efficiente.
In Giappone si parlava di TPS (Toyota Production System), in occidente oggi lo chiamiamo Lean Production, ma i concetti alla base sono gli stessi. Possiamo anche definirlo WCM (World Class Manufacturing) cioè un’evoluzione del modello lean, proprio del principale gruppo automobilistico d’Italia, la Fiat.
Questa incredibile crescita, rapportata al contesto mondiale del settore automotive, costituisce la prima prova inconfutabile del valore del metodo, TOYOTA PRODUCT SYSTEM o LEAN PRODUCTION, confermata negli anni da altri numerosi casi in ogni settore e realtà.
Da una strategia operativa nata dal mondo automotive al Lean Thinking (Pensare Snello) oggi un metodo universalmente applicato in settori e ambiti diversi per aumentare l’efficienza ed eliminare gli sprechi.
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